lunedì 7 ottobre 2013

PISA

FORZA NUOVA: DOMANDE ALLE ISTITUZIONI CIRCA LO SGOMBERO DELLE BANCARELLE

Negli ultimi giorni si è arrivati all’ atto finale di un’ opera che va avanti ormai da anni con inutili e vuote promesse fatte da enti ed associazioni che di facciata dicono operare negli intessi del popolo mentre nei fatti curano esclusivamente  quelli della propria casta.

Lo sgombero delle bancarelle, in pieno svolgimento in questi giorni e in queste ore per volontà delle istituzioni, è di fatto il  più grande licenziamento di massa della storia di Pisa, visto e considerato che tale operazione andando a colpire non solo i bancarellai ma anche i loro dipendenti e gli artigiani fornitori, risulterà una tragedia per circa 300 famiglie.

Davanti a questo gravissimo atto di ingiustizia Forza Nuova, in coerenza con la propria natura, ha voluto incontrare i bancarellai per sostenerli in questa giusta battaglia.



Ci chiediamo e chiediamo pubblicamente spiegazioni di una serie di situazioni che lasciano alquanto perplessi. Ci chiediamo dove siano tutte quelle associazioni benpensanti che si battono ferocemente di fronte alle telecamere, dov’è la CGIL, la CISL, L’ UIL; dove sono i Centri Sociali che anni orsono sfilarono al fianco dei venditori abusivi Africani per difenderne il diritto a continuare a vendere impunemente merce contraffatta, non sono queste 300 famiglie degne della loro attenzione ?

Curioso è anche il fatto che mentre questi lavoratori italiani sono in lotta per difendere il lavoro che mantiene le proprie famiglie,  a pochi metri  nuvoli di immigrati ( con permesso di soggiorno ?) esercitano  liberamente e spudoratamente il commercio abusivo; sarà mica dovuto ad una questione razziale il fatto che 300 famiglie Italiane vengono discriminate e lasciate in balia degli eventi nell’ indifferenza di queste associazioni,  notoriamente rivolte principalmente a soddisfare i bisogni di cittadini stranieri ? 


Visto  che i Comuni sono di continuo a pianger miseria a causa del “ patto di stabilità” messo  in atto dagli stessi loro colleghi di Partito comodamente seduti  al Parlamento Nazionale, non è per lo meno assurdo e autolesionista andare a colpire un settore economico vivo dell'economia pisana in questa fase storica che vede ogni giorno posti di lavoro "bruciati" dalla crisi provocata dalla grande finanza?  



I metodi usati per sgomberare i bancarellai pisani , "discutibili" e degni di miglior causa,  vanno a colpire quasi esclusivamente italiani che sempre hanno dato dimostrazione di rispetto della legge e delle istituzioni, non sarebbe più opportuno impiegarli contro l'illegalità  e il degrado che affliggono diverse zone della città come quelle della stazione e del centro, soprattutto dopo il tramonto?


Si usano forse gli stessi metodi con gli zingari protagonisti di comprovata condotta criminosa, con il commercio illegale, lo spaccio, l’ asservimento al vagabondaggio di zone cittadine da parte di immigrati irregolari ? Non è anche questa  una dimostrazione di razzismo ai danni degli italiani e dei pisani?

Oltre che una ingiustizia sociale, questi fatti rappresentano anche che un danno di immagine per la città di Pisa, che nonostante gli scempi commessi dall’ amministrazione comunale continua ad essere meta di turismo da tutto il mondo; questo solo perché le bellezze architettoniche lasciate dai nostri avi meritano di esser viste nonostante il contesto cittadino si di tutt’ altro tono. Certo le immagini che attraverso i social network stanno facendo il giro del mondo contribuiscono a ribadire la bassa considerazione dell’ Italia nel contesto internazionale. 

Ma dopo il danno a volte c’è anche la beffa, le bancarelle che dietro insistenza del Sindaco sono state depositate ad Ospedaletto anziché in un altro sito individuato in un primo momento da lui giudicato poco sicuro, ironia della sorte,  sono già state depredate della merce e delle parti in ferro.


Forza Nuova si schiera dalla parte dei bancarellai, dalle parte dei lavoratori e dei proprietari, senza riserva alcuna.

FORZA NUOVA PISA

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