FORZA NUOVA: DOMANDE
ALLE ISTITUZIONI CIRCA LO SGOMBERO DELLE BANCARELLE
Negli ultimi giorni si è
arrivati all’ atto finale di un’ opera che va avanti ormai da anni con inutili
e vuote promesse fatte da enti ed associazioni che di facciata dicono operare
negli intessi del popolo mentre nei fatti curano esclusivamente quelli della propria casta.
Lo sgombero delle bancarelle,
in pieno svolgimento in questi giorni e in queste ore per volontà delle
istituzioni, è di fatto il più grande
licenziamento di massa della storia di Pisa, visto e considerato che tale
operazione andando a colpire non solo i bancarellai ma anche i loro dipendenti
e gli artigiani fornitori, risulterà una tragedia per circa 300 famiglie.
Davanti a questo gravissimo atto di
ingiustizia Forza Nuova, in coerenza con la propria natura, ha voluto
incontrare i bancarellai per sostenerli in questa giusta battaglia.
Ci chiediamo e chiediamo
pubblicamente spiegazioni di una serie di situazioni che lasciano alquanto
perplessi. Ci chiediamo dove siano tutte quelle associazioni benpensanti che si
battono ferocemente di fronte alle telecamere, dov’è la CGIL, la CISL, L’ UIL;
dove sono i Centri Sociali che anni orsono sfilarono al fianco dei venditori
abusivi Africani per difenderne il diritto a continuare a vendere impunemente
merce contraffatta, non sono queste 300 famiglie degne della loro attenzione ?
Curioso è anche il fatto che
mentre questi lavoratori italiani sono in lotta per difendere il lavoro che
mantiene le proprie famiglie, a pochi
metri nuvoli di immigrati ( con permesso
di soggiorno ?) esercitano liberamente e
spudoratamente il commercio abusivo; sarà mica dovuto ad una questione razziale
il fatto che 300 famiglie Italiane vengono discriminate e lasciate in balia
degli eventi nell’ indifferenza di queste associazioni, notoriamente rivolte principalmente a
soddisfare i bisogni di cittadini stranieri ?
Visto che i Comuni sono di continuo a pianger
miseria a causa del “ patto di stabilità” messo
in atto dagli stessi loro colleghi di Partito comodamente seduti al Parlamento Nazionale, non è per lo meno
assurdo e autolesionista andare a colpire un settore economico vivo
dell'economia pisana in questa fase storica che vede ogni giorno posti di
lavoro "bruciati" dalla crisi provocata dalla grande finanza?
I metodi usati per sgomberare i
bancarellai pisani , "discutibili" e degni di miglior causa, vanno a colpire quasi esclusivamente italiani che
sempre hanno dato dimostrazione di rispetto della legge e delle istituzioni, non
sarebbe più opportuno impiegarli contro l'illegalità e il degrado che affliggono diverse zone della
città come quelle della stazione e del centro, soprattutto dopo il tramonto?
Si usano forse gli stessi
metodi con gli zingari protagonisti di comprovata condotta criminosa, con il
commercio illegale, lo spaccio, l’ asservimento al vagabondaggio di zone
cittadine da parte di immigrati irregolari ? Non è anche questa una dimostrazione di razzismo ai danni degli
italiani e dei pisani?
Oltre che una ingiustizia
sociale, questi fatti rappresentano anche che un danno di immagine per la città
di Pisa, che nonostante gli scempi commessi dall’ amministrazione comunale
continua ad essere meta di turismo da tutto il mondo; questo solo perché le
bellezze architettoniche lasciate dai nostri avi meritano di esser viste
nonostante il contesto cittadino si di tutt’ altro tono. Certo le immagini che
attraverso i social network stanno facendo il giro del mondo contribuiscono a
ribadire la bassa considerazione dell’ Italia nel contesto internazionale.
Ma dopo il danno a volte c’è
anche la beffa, le bancarelle che dietro insistenza del Sindaco sono state
depositate ad Ospedaletto anziché in un altro sito individuato in un primo
momento da lui giudicato poco sicuro, ironia della sorte, sono già state depredate della merce e delle
parti in ferro.
Forza Nuova si schiera dalla
parte dei bancarellai, dalle parte dei lavoratori e dei proprietari, senza
riserva alcuna.
FORZA NUOVA PISA
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